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Appuntamento al prato della valle (romanzo), Pisangrafica, Pisa, 1997.

Renata Giambene > Narrativa

«... è vero, si marciava: in un senso o nell'altro, con le armi in pugno o puntate dietro la schiena; inquadrati in divisa o sparpagliati, con la camicia a brandelli come ce l'hai tu stanotte. Cercavamo il senso della vita come lo cerchi tu adesso... (...) Allora, questo senso della vita lo chiamavamo ideale: antifascisti, fascisti, patria, libertà "ideale" una parola coi fiocchi...»
Per Sirio, il quarantenne protagonista di questo romanzo, il tempo della ricerca degli ideali non è ancora finito; dopo la guerra e la Resistenza, oltre che le case e le città, c'è da ricostruire gli animi, scossi da delusioni profonde e da ferite difficili da rimarginare.
C'è l'indifferenza di una società che vuole dimenticare e scuotersi di dosso quei fatti (e quelle persone) vergognosi, ma c'è anche una miriade di persone che non sa dimenticare e che vive il proprio dramma somatizzato in cento diverse patologie più o meno traumatiche. Per loro il calvario è interminabile: uno stillicidio di giorni uguali e penosi che accrescono la solitudine interiore e il desiderio di isolarsi, chiudendoli in una prigione di follia.
Solo la forza dell'amore può dare una svolta a questo circuito perverso: un amore che vince pregiudizi e paure, che divelte le sbarre mostrando la via di fuga e dispiegando nuovi orizzonti. La via della salvezza passa dall'acquisizione dell'esistenza di valori umani e solidali creduti persi che danno la forza di rileggere il passato e riconciliarsi con esso.
Con la delicatezza che la contraddistingue, Renata Giambene racconta questa nuova toccante storia dove gli eventi, anche quelli più drammatici, hanno la leggerezza di una fiaba. E come tutte le fiabe anche questo romanzo ha un suo "lieto fine", anche se un po' sui generis; se non si potrà concludere con "e vissero felici e contenti", potremo però con certezza dire che "visse felice e contento" portando con sé il calore di un amore che vince anche la morte.
Un'ennesima prova della capacità dell'Autrice di sondare le profondità dell'animo umano, portando alla luce le variegate sfumature dei sentimenti che si annidano in ogni individuo.

Stefano Mecenate,
prefazione al volume





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