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Venerdì 12 Ottobre 2012 - Valeria Serofilli, Marcello Ciccuto, Ivano Mugnaini e Alessandro Viti incontrano Ciro Vitiello

Presentazioni al Relais dell'Ussero a Villa di Corliano

Nella foto da sinistra: Alessandro Viti, Marcello Ciccuto, il Conte Agostino Agostini Venerosi Della Seta, Valeria Serofilli, Ciro Vitiello e Ivano Mugnaini


Considerazioni di Valeria Serofilli su DrittoeRovescio (Oédipus ed. Salerno/Milano 2011) di Ciro Vitiello ( versione.pdf).

La Collana “La rotta di Ulisse” dell’editore
Oédipus, in cui sono già apparsi lavori di autori significativi quali Roberto Roversi, recentemente scomparso, Giorgio Bárberi Squarotti, Elio Pecora e Corrado Calabrò, ospita anche il libro DrittoeRovescio di Ciro Vitiello, oggetto della presentazione odierna.
Già il titolo si presenta interessante proprio per la grafia, priva di stacchi e cesure,in cui compare solo la “e” minuscola rispetto ai due termini contrapposti, quasi a manifestare, anche dal punto di vista visivo, la coesistenza di questi due elementi antitetici che si compensano e si integrano a vicenda. Come ad indicare un io lirico che si lancia di là dei confini, oscillando sul ciglio di fortune, forse per “guardare il mare, cercare il rovescio delle cose, interrogare le forme”.
Nel titolo e tra le pagine ordine e caos, nascita e morte, fortuna e sfortuna, luce e ombra, finito e non finito, detto e non detto, alto e basso, ma anche il ciclo delle stagioni, quasi a richiamare la meccanicità e la ripetitività del lavoro a maglia con i ferri: tutti questi contrapposti conferiscono una visione a tutto tondo, globale e polivalente della realtà.
Il libro si apre con un testo articolato in quattro parti, in cui l’autore riflette sul significato del percorso esistenziale, dall’oscurità all’illuminazione, forse anche con prezioso riferimento al nome della Collana “La rotta di Ulisse”, curata dallo stesso Vitiello. E il poeta si fa dunque un Ulisse assetato che fende l’ignoto(“Si nasce e si muore”) e che spiega le vele sfidando tempeste(“E’ tempo di lotte”).
Anche nei testi poetici persiste infatti un approccio basato sul ragionamento e sulla critica filosofica e sociale, con riferimento anche alla letteratura classica, quale ad esempio alla tematica di Scilla e Cariddi:

<< (…) la storia è avida di inganni-
e in maschere brillano nel continuo precipitare dei popoli
I desideri terrificanti: tutto inghiotte Cariddi>>.
(“Perché violentano”)

Nella postfazione, scritta dall’autore stesso, vengono riprese le tematiche affrontate nel libro.
Tali discorsi teorici trovano puntuale riscontro in molte delle poesie contenute nel volume. Un esempio tra i più significativi ce lo fornisce la lirica “Si alternano stagioni” che parla di “mondi paralleli e gemelli”;

<<Si alternano stagioni – il ramo subito ha fiori,
esistano mondi paralleli e gemelli –
se pure sarà vero, ti importa stare in questa stampa
colorata? Sentire odori nell’aria, questo è bello,
la terra vestita di gemme, il mare trionfante
contro lo scafo …>>.

Anche se il tempo è quello delle lotte (“Sempre più buio”), il Mercato è squalo famelico con leggi arroganti (“Perché violentano”), del tutto indifferente ai minimi bisogni (“Gridano slogan”), anche se vige il caos inarrestabile (“La melodia musicale”), il mondo è babelico (“In un istante”) ed è terra di minaccia, il poeta sogna tuttavia campi di ciliegie sulla tavola imbandita (“E’ questa terra”) e, inalando odori nell’aria, una terra vestita di gemme, un mare trionfante contro lo scafo. Espressione quest’ultima di vigorosa sonorità come anche “lo scirocco erode ringhiere e porte” (“Intraprendi il viaggio”), entrambi atti metafisici che precedono il decadimento (il geranio è prossimo a seccare, è scavato l’abisso intorno) perché “l’intera vita è meno di un battito di ciglia” (“Cerchi il piacere”).

Per concludere un libro di spessore, ricco di risvolti non solo letterari, individuabili su vari livelli capaci di analizzare dettagliatamente molte delle contrapposizioni suggerite dal titolo
DrittoeRovescio.
Un libro che regala significati e chiavi interpretative ad ogni nuova lettura, tenendo fede a quanto mi ha scritto l’autore in una lettera privata secondo cui <<la poesia è vera se svela ancora qualcosa di sé dopo la terza lettura>>.
Un ulteriore passo dell’autore, coerente con gli spunti, gli intenti e le caratteristiche del volume
L’Opera Poetica, oggi presentati. Sempre nel solco di una ricerca, letteraria e linguistica, mai fine a se stessa ed improntata allo studio e alla filosofia.

Valeria Serofilli


Villa di Corliano di San Giuliano Terme, 12 Ottobre 2012





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