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Nel senso del verso
Agli uomini della mia vita
a mia madre e alla mia Pisa.
Questa è la Pisa / in cui vivere noi stessi
paradiso cercato e mai dimesso
di torri svettanti, merli e di cipressi
madreperlacea perla a misura d'uomo
d'aria tersa e del più dolce abbandono
scissa dal caotico e dal sovrasuono
Pisa di piazze bianche / merletti su coperta
le mura impiastricciate di ricordi
Questa è la Pisa / di processioni al Duomo
vie crucis di lumini e di lampioni,
di Santi ladri e baci sulla pelle
altari e contraltari di certezze
Pisa filtrata di pino / lago e fiume
scoscesa di sovrumane splendide radure
con tal tranquillità di movimento
che l'occhio più sa gustarne il monumento
La Pisa del già visto e mai veduto
vive ora di marmo già scolpito!
<<Da solo imparai l'arte,
un dio tutti i canti m'ispirò in cuore>>
(Odissea XXII, 347)
Prefazione di Alberto Caramella - Postfazione di Ivano Mugnaini
Nota in quarta di copertina di Giorgio Bárberi Squarotti
Testi interpretati da Carlo Emilio Michelassi, Ilaria Gargini e Rodolfo Baglioni
Al pianoforte Javier Tucat Moreno - Soprano Alessandra Micheletti
Improvvisazioni del clarinettista Raghi Cioni
Con il patrocinio del Comune di Pisa - Assessorato alla Cultura e Provincia di Pisa
La tua raccolta di poesie è molto suggestiva: in particolare i testi d'amore e di vita piena e giocosa sono di grande intensità e verità; e sai armonizzare la citazione e l'allusione colta con lo slancio, l'invenzione, la sapienza dell'anima.
Col più vivo affetto.
Giorgio Bárberi Squarotti
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