Mare
Tavola sei
nella Canicola estiva
quando l’acqua languisce
e con stanca spuma d’onda
la tua costa lambisce.
Pigramente
t’insapora di salsedine
le sponde.
Ma a spirare di brezza
ti spumeggi
e cresta ti s’increspa.
E se vento incalza
t’incapricci
e inizi la tua danza,
sino a farti tant’alto da sfiorare l’ala
di chi, migrando, sul tuo corpo trasvola.
Poi affranto,
distendi le tue spoglie lungo il ciglio
e se mano ti sfiora
timido ritrai l’onda
come fa, pudica, la mimosa.
Acme e baratro:
così l’ispirazione che a cuor bisbiglia
e l’animo da quieto,
turbina e poi sfavilla, per cadere sfinito
e infine morire
in un lungo
interminabile
sbadiglio.
Presentazione di Valeria Serofilli
Testo interpretato da Carlo Emilio Michelassi
Al pianoforte Javier Tucat Moreno