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Lettere aperte all'Autrice
Nota critica di Sandra Lucarelli
Come tutti i poeti, arrivati al loro crescendo evolutivo, anche Valeria Serofilli fa il punto, "nocchiera" della propria navigazione intellettuale. La sua rotta è segnata dalle costellazioni dell'esperienza e polarizzata da connessioni riflessive, filosofie naturali di vita di vichiana memoria.
Le nostre esistenze sono fatte di corsi e di ricorsi, di bicchieri molto spesso "mezzi pieni" e la vita è sempre un gioco di parti, un teatro pirandelliano, dove i giochi di ruolo si intrecciano al destino. Tutto questo è terribile ed affascinante, drammatico e sorprendente!...
Con un linguaggio scorrevole a cadenze ritmiche di ballata, (il senso del verso di Valeria è estremamente musicale), la Nostra indaga ed esplora. Molto amata l'immagine dell'uva ("Acini d'anima" - "Chicco"), simbolo di rotondità perfetta, di elemento anche Dionisiaco in cui influiscono le scansioni classicheggianti dei tempi nuovi. Tutto ritorna nella danza della vita, molti cerchi si chiudono e le lucertole così semplici, dinamiche, vitali, si ergono ad equiparare la Fenice.
Simbologie intrecciate a riflessioni profonde levate con leggiadria in assoluta assenza di pesantezza. Penso ai sofisti greci, al passo luminoso e lieve di Socrate che, con la sua lanterna, andava a cercare l'uomo, avendo conosciuto prima se stesso. E' l'imperativo categorico del "conosci te stesso" da cui Valeria parte e che non dimentica mai.
Certamente vi sono incidenze montaliane, (voglio accostare la spremitura ed il pianto dei limoni agli acini d'anima, ai chicchi d'uva), ma v'è anche una leopardiana pervasione di malinconia. Una mestizia tuttavia suggestiva, come una notte di luna piena rotonda e giunonica (come scriveva Ungaretti), pallida e interrogativa dei romantici o di un dipinto di Chagal.
Tuttavia il concetto di rotondità è vitalismo fecondo, non cesserò mai di dimenticarlo, è l'incidenza di quell'"uovo al tegamino" iconografico e paterno, dove, tutto l'amore di una figlia, donna e madre si connette all'amore del mondo.
La Valeria dei dubbi, delle contraddizioni e delle intese, dei diletti e dei contrasti, in quella dicotomia dialettica e sinergica, in cui tutti noi siamo immersi e non possiamo fare a meno di navigare.
Sandra Lucarelli