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Lettere aperte all'Autrice
(...). Ho apprezzato subito la sua vitalità espressiva che è un tratto comune sia al versante lirico che a quello satirico.
Tra queste sue due vocazioni, confesso di preferire la seconda, includendovi però anche ciò che non è propriamente satirico, ma arguto, scattante. Tra "Gli ulivi abbacinavano il sentiero" e "Quell'imperfezione in più / ti rende perfetto" lei dunque ora sa che cosa preferisco.
Si liberi dai residui di lirismo scontato, compresi gli endecasillabi: proprio come nella seconda delle poesie ricordate, che non è per fortuna un'eccezione.
Dunque congratulazioni.
Suo Luigi Blasucci
Pisa, 12 Dicembre 2008