Da Umano nome, silloge inedita
Alla pietà di chi prevale
(macchie di Roscharsch)
Sono macchie del resto percezione
pura puntini messi tutti insieme
allineati la forma ciò che vedi
si rivela eppure non consola
non pensare che l'apparenza sembra
più reale ma chi ha ragione dove
sta poi il torto dipende
da un dettaglio
sfumature questione di uno scarto
La santa assuefazione
È tutto preparato predisposto
lo schema il tono lento la struttura
sì persino la minima inflessione
della voce lo ascoltano annuendo
e predisporre gli animi non serve
asettico è lo sguardo il movimento
non li perdonerò neanche per questo
l'idea di procreare discendenza
del resto sono corpi carne infetta
da chiudere in un ghetto per cautela
ma basterebbe appena un colpo in fondo
o scriverlo sui libri
dirlo a scuola
che imbrattano la vista fanno danno
non hanno spazio o storia in questo tempo
i clandestini della vita i nulli
i piedi incatenati poi il cemento
***
Li vedono vicini in tuta scura
tenuta antisommossa da divieto
lo sguardo senza cielo gli altri dietro
parcheggiano gli uncini i loro arpioni
normale ti ripetono è normale
sapere poi spiegarglielo in che lingua
che è una formalità solo un'inezia
e basta dire sì non contraddire
banale questo mondo nuovo antico
sotto il sole questione di un accento
di uno sputo dividere il nemico
e il giusto questione di tempo insomma
vedrai che a poco a poco tutto torna
***
Domandano anche il nome ma con tatto
se fumi le tue abitudini in fatto
di sesso a volte il partito la fede
e lo fanno sorridendo a priori
con voce calda tutta accomodante
ma quello che preoccupa di più è
il sorriso quella bocca che tira
pesante perché ogni epoca ha i suoi modi
la nostra ha scelto la grazia il fair play
una questione dicono di forma
alleggerire il contatto con l'altro
il dito mai puntato sul chi sei-