La volta che mi sorpresi/ a sfogliarmi
il nero il bianco lo spazio i miei intervalli
bilicante rimasi sugli spalti
Se continuare o se
incerta / fermarmi
La consapevolezza solo più tardi.
Sono l'impasto / da gustare piano
pagina a pagina, riga inchiostro pelle
carta di guscio che t'incanta molle
lievito amalgama / caricato a molla
Adombra il rischio di pensieri imberbi
Trapianto bulbo che ti accresca, se mi sfogli
mano tesa e cogli / acini essenza
pane seme mosto
Il più ambito frutto in quest'inchiostro.
Da Amalgama in Valeria Serofilli - La parola e la cura, Puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2010. Apparsa su La Mosca di Milano, Intrecci di poesia, arte e filosofia, Anno XIII - n. 22 - giugno 2010 - Semestrale.
L'aiuola
Tutta da coltivare la nostra aiuola
innestare/ trapiantare e alimentare
non destinata a verde pubblico
privata oasi
Perché quando si ha un aiuola / amore
va curata amata / non da calpestare
non pout pourrì o colibrì
ma rose fresche e giganti di passione
petalo su petalo/senza spina.
Da Nel senso del verso - Nuovo volume, Leonida Edizioni, Reggio Calabria 2009.
Apparsa su La Mosca di Milano, Intrecci di poesia, arte e filosofia, Anno XIII - n. 22 - giugno 2010 - Semestrale.
Piccoli soldati
(Omaggio alla lirica di G. Ungaretti “Soldati” in Allegria di naufragi)
Ero bambino / da bambino
ragionavo giocavo: non loro
Mani piccole cuciono
palloni che altri calciano
Rattrappite ali in
intorpiditi voli
Non nate ali / per voli
mai spiccati
Preclusi i giochi
Rapiti all’innocenza
educati alla violenza
ad altri giochi costretti
Bambini in soldato
soldato in bambino:
machete mitra Kalashnikov
per un soldo di niente.
Pubblicata nell'Antologia del XVII Convegno di "Poesia nel Cassetto", Monterchi, Arezzo, 2007.
Genova
(Omaggio a Dino Campana)
Salivo, salivo, tra lauri e cipressi
Serpenti d'acqua e turriti navigli.
A te, Genova
A te, città fantastica
Negli occhi di chimera
Gli occhi alzavo
Alla tua chiesa azzurra e bianca
All'arco eburneo
Dell'arcato palazzo
Alle vie alle piazze
Fragore di vita, in te,
Mitica e tonante
Nelle piazze che dilagano al mare,
nei vichi marini,
Nei vichi antichi, sfingi, fonti e frontoni
Genova canta al mare
l'urgenza
così canto te, così ti ricordo ancora
e ti rivedo
Febbricitante
Contro l'azzurro cielo serale
Così vorrei tornare nell'ultimo sonno
In te, o gorgo, augurale e navale
E come il molo, vivente e cigolante
di gru di catene
Nel cavo della notte serena
A te, mitica, per sempre dormire.
Apparsa su Il Chiasso Largo, Anno 2, n. 4 - Rivista bimestrale di cultura e letteratura, Pascal Editrice, Gorgonzola (Mi), Febbraio 2008.
Resoconto
(in morte di Mario Luzi)
L’eredità non so del mio strano / rapporto
con la vita o meglio / il suo diporto
Ora / altro poco conta, caro
né più né meno di come ti ricordo
Col vivere si versa / al vivere un acconto
ma sempre infine ti si riversa il conto
in scomodo ritardo, prolisso contrattempo
Fili di carrucola dipanano
strane circostanze / meccanismi
ricordi a branchi / brancolano il buio
ed io qui in attesa di dire, cosa? -
Quello che è stato, o quel ch’essere poteva?
Qui con i miei fantasmi (a) tracimare
sciogliendo il giusto, il vero dal superfluo
scandagliandone il ritmo ed il meandro
scindendo l’essere dal non
l’ora dal quando
Lo strano riversarsi / lo strasogno
tra annichilimento e resoconto, catarsi
a summa del percorso,
quel tuo darsi – strano a dirsi – in fogli sparsi
aspersi di consenso, di non detto
Discorsi – quanti, (ricordi?) – sui corsi
e sui ricorsi:
il pessimismo / bicchiere mezzo vuoto
l’ottimismo, se è bicchiere mezzo pieno
l’altra metà è fine del sentiero
Ed ora qui a riflettere se è vero
se esista un senso al verso del pensiero
o se tutto è già scritto falso e vero
Se è nel libro che ti addossi contro
in quel palmo riverso, nascita e mescita
rimescolìo d’intenti / fraintendimenti
E noi assuefatti (ad) ossigeno e certezze
in bilico tra un sé stessi e il niente…
Ah, se potessi, al vivere
non dover mai / dare un resoconto.
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006),
Poesia vincitrice del 1° Premio al concorso nazionale di poesia 2006 "Le parole per dirlo" organizzato dalla Proloco Montemurlo con in giuria Marco Marchi. Pubblicata in Letteratura Italiana - Poesia e narrativa dal Secondo Novecento ad oggi - Volume III - Tomo I - Bastogi - 2008, ne Il Giornalaccio e in Arte della Memoria.
Via di fuga nel dislessico
Sospesi tra l'attesa del peggio / quel tuo dire
"tanto deve finire" e "la spendo appieno
giacché non dura - per così dire -"
Ciclicità è rinascita / ma sfianca:
gemme continue germinano stress
e a ripetersi, l'indefinito / già sei fortunato
Ma quale fugace fuga e fuggitiva
si prescrive nel flusso che furtivo
ci consuma? / Consunti di solerte dinamismo
consenzienti impacchi di mistero in attesa
d'incudine a recidere (il niente o il meno vero)
Astanti di tempi senza resa / miraggi
di lungometraggi in attesa
si continui a fugare quell'arresa
nel consuntivo che ci preme / promessa
ressa inattesa
riscossa della più fervida rissa
di quell'arringa / terra promessa
letale placton che alla sorte
germina misfatto, surimi per non dire granchio,
(cavia) caviale o più pregiato succedaneo
Sospensioni liquide di amplesso
siamo più o meno quel che ci è promesso
(o meglio concesso), ma la fine sussiste,
quanto prima e la sfida continua
nel dislessico.
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007.
Nel senso del verso
Ricordo cominciare un tempo alterno
e dal fulcro sgorgarne il riassumibile
Scandivan le parole / il loro senso
ed ecco a questi loro sensi aprirsi:
io ore a rovistarne gli interstizi
Parole stese al sole / ad essiccare
magma di come, quando
magma di parole
per farne uscire il senso il verso il canto
Arresta il perfetto / l’ansia
di superamento / ma noi
la cui misura è l’imperfetto
la ricerca intraprendiamo di quel senso
per rivestire larve di non detto!
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006), pubblicata in Letteratura Italiana - Poesia e narrativa dal Secondo Novecento ad oggi - Volume III - Tomo I - Bastogi - 2008, in internet ne Il Giornalaccio, in Arte della Memoria, nella rivista bimestrale "Le Muse" - Anno IV- Ottobre 2005, in Voci dell'anima, ediz. Il Leccio, Rapolano Terme (Si) - 2006 - Antologia del Premio "Il Molinello". La lirica è stata premiata con Menzione d'Onore della Giuria del Premio di Poesia "Verso i versi" Città di Siano (Sa) - III Edizione - anno 2007 - e inserita nell'Antologia Poetica del Concorso. E' possibile ascoltare tale lirica on-line al sito Il Narratore.
Ebbra
Ora tu qui / alchemica mistura
ed il pallore si farà dunque rubino
fecondo di ebrezza e dolci attese
paghe di amplessi e di sorprese
Nata appena / come d’uva il mosto
Appena sorta / com’alba da tramonto
Schiusa / pistillo da corolla:
liquida / com’acqua di sorgente
Tempo è di berci / chimerico piacere
tempo è di sorsi, aliti ed essenze:
il tuo fiato da noi trasfonde
e si alimenta
e ne accresce l’orlo e lo trabocca
Vendemmia di pelle / occhi negli occhi.
Se è tutto inganno
inganno sia
perché è questo
il più dolce annegamento!
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006) e in Arte della Memoria
E' possibile ascoltare tale lirica on-line al sito Il Narratore
Quadro
Come in un quadro - dici -
e in tocchi di pittore traduci
nella vita cornice
della pelle i contenuti.
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007.
Marina
Dal fulcro / luce si dispensa
irradia l'onda e increspa:
contrario tramonto.
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007.
Acqua d’Arno
(Omaggio a Vittorio Vettori)
Lento l’Arno scorre
il suo elemento / nel senso
che del verso in sé condensa
l’azzurro dell’intero firmamento
Non più d’argento ma bello lo stesso / d’oro
semmai / che indora
dall’Orologio al Corso
il bel passeggio
E del contesto / di riflesso
il resto / nel tratto che sancisce
sotto al Ponte
il suo passaggio
ché in Arno si specchia
e d’Arno si bagna
l’anima di Pisa.
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006), apparsa su Issimo -Anno XX- n. 53 Nuova Serie - Maggio Giugno 2007 e anche su Pomezia-Notizie Anno12 -(Nuova Serie)- n. 3 - Marzo 2004 -
Tra noi poeti
(in morte di Mario Luzi)
Un’eredità / tra noi poeti
un codice nutrito
di messaggi
e di concetti
che in fondo / minuti ed eloquenti
son gli stessi
Tra noi poeti
basta quell’occhiata
e la realtà diventa
un’altra cosa,
riscritta amata sedotta e ricreata
Tutto da dire
niente da rifare
come il mignolo segue
all’anulare
Intendimenti ed interpretazioni
finzione / suggestione
in enorme
abnorme univoca emozione.
Apparsa anche su Il Chiasso Largo, Anno 1, n. 0 Rivista bimestrale di cultura e letteratura, Pascal Editrice, Gorgonzola (Mi), 2006.
Piazza Duomo
Il cerchio dei Miracoli
è invaso appieno
da turisti e da ali di piccione.
Fontane di putti su tritone.
Bancarelle fanno da corolla
al calice di cui torre è pistillo.
Non è domenica ma lo stesso è festa
anche senza campana a suonar messa
ché di miracolo / teatro
è questa piazza.
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006) e apparsa anche su Il Chiasso Largo, Anno 1, n. 0 - Rivista bimestrale di cultura e letteratura, Pascal Editrice, Gorgonzola (Mi), 2006 e recitata nell'ambito della trasmissione televisiva "L'Impallato 2005" del regista e attore Andrea Buscemi .
Doni
Dono di sangue
per mondi migliori:
stille soldato infondono
goccia a goccia
linfe vitali
per gruppi anche rari.
Da Gli ulivi abbacinavano il sentiero e apparsa su Pomezia-Notizie Anno 12 - (Nuova Serie) - n. 8 - Agosto 2004 -
Tradita Infanzia
Ero bambino / da bambino
ragionavo giocavo: non loro.
Mani piccole cuciono
palloni che altri calciano
rattrappite ali in
intorpiditi voli.
Non nate ali / per voli
mai spiccati.
Preclusi i giochi.
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006) e apparsa anche su Pomezia-Notizie Anno 12 - (Nuova Serie)- n. 8 - Agosto 2004 - e ne Arte della Memoria. E' possibile ascoltare questa lirica on-line al Il Narratore.
Il chiodo
A rallentarmi il passo / nel tacco malmesso
un chiodo di traverso / nella carne lo stesso
che al legno fissa
Chiodo ferreo / corona della festa
acume di dolore
o posticcio / vernice rossa
in capsula:
per falsi convertiti / una finta passione.
Da Nel senso del verso (ETS, Pisa, 2006), pubblicata ne Il Giornalaccio, Pomezia-Notizie Anno 12 -(Nuova Serie)- n. 8 - Agosto 2004 - e in Soglie, Rivista Quadrimestrale di Poesia e Critica Letteraria Anno VIII, n. 2 -Agosto 2006-, nell'Antologia del Premio Capit "Terzo Millennio" (Roma 2002) e nell'Antologia del premio "Miramare città di Rimini - Nuova Poesia 2004".
Van Gogh
La camera di Van Gogh ad Arles, 1889
All’occhio ti balza
e la vista ti ribalta
il dilatato spazio
della stanza:
quadro nel quadro
l’autoritratto
in cromatico contrasto
che sovrasta.
Segni a vortice,
puro il colore:
giallo e viola
azzurro ed arancione,
chè ogni gradazione
la forza assume
della tua passione.
Con il pennello
costruisci e formi,
modelli, plasmi, impasti
e infine deformi,
del tuo occhio di denuncia
dietro consiglio.
Della fisicità
sublime pittore!
Pubblicata su Ghibli, Rivista di letteratura e zona di confine, Nuova serie n. 33 - Marzo 2004 -
Oltre
Lo sguardo oltre / lungo pendii del colle
a ruzzolare tappeti / sparsi di foglie
Tinge l'autunno a macchia
d'erba il verde noia: ocra seppia marrone
come ancestrale voglia
Sul lembo più alto del tetto
s'adagia un raggio di sole:
il merlo col giallo del becco
becchetta un mondo migliore!
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007 e nell'Antologia Poetica Oltre il Confine, e-book di Nuoviautori.org.
Ostrica
Mi farò ostrica di piacere / amore
d'insazie notti / mio instancabile pescatore:
lenzuola bianche in madreperlaceo ardore.
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007.
Lasciami a questo
Respiro palme e di blu mi tingo
del cielo che nel palmo stringo.
Lasciami a questo / questo lasciami.
Pubblicata ne Le voci della luna - Quadrimestrale di informazione e Cultura Letteraria e Artistica - Numero 39 - Novembre 2007.
Van Gogh
Autoritratto, 1888
Autoritratto
uno dei tanti
in cui te stesso scruti
per cercar ragione
dell’ aurorale tua
energia d’amore.
Energia
si folle
da non comunicarsi.
E le tue inquietudini spingi
a inabissarsi
tra lo sguardo e la tela,
tra gli zigomi e il disfarsi
del colore,
a grumo a grumo
in denso impasto,
ad impastare lento
il tuo messaggio!
Pubblicata su Ghibli, Rivista di letteratura e zona di confine, Nuova serie n. 33 - Marzo 2004 -
Van Gogh
Notte stellata, 1889
E di notte s’affacciano le stelle
a ruota sui destini e sulla pelle,
l’elettrica tela a forare fredde
in concentrici cerchi,
tra lingue d’aria
e francesi cipressi.
Vortici ove non cadere
in un risucchio
sul biliardo della vita
fra gioia e dolore
fra il niente e il tutto.
Se di Gauguin l’astratto giallo sole,
da schemi libero
il tuo cromatico furore!
Pubblicata su Ghibli, Rivista di letteratura e zona di confine, Nuova serie n. 33 - Marzo 2004 -
FEDRO RIVISITATO
Spoglia la favola del suo animale
ed ecco balzar cruda la morale!
Chi disprezza compra
Colei non fare
che disse “Tanto è acerba”
cui grappolo
troppo pingue
franò in testa,
ché se il tuo debol salto
uva non coglie né tocca,
ammetti il limite
e di non esser pronto
all’acino non dar colpa!
Fedro, IV, 3
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e apparsa anche su Pomezia-Notizie Anno 12 - (Nuova Serie) - n. 3 - Marzo 2004 - e in Vicoacitillo di Antonio Spagnuolo e in Senecio, rivista on line di rivisitazione dell'antico di Emilio Piccolo e Lorenzo Fort.
La riconoscenza del lupo
Quale più gradita ricompensa
per la gru dal lungo collo
dell’aver ancor la testa
dopo aver al lupo tolto
dall’ingorda gola l’osso?
Fedro, I, 8
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e apparsa anche su Pomezia-Notizie Anno 12 -
- (Nuova Serie) - n. 3 - Marzo 2004 - e in Vicoacitillo.
La rana e il bue
“Il troppo stroppia” e
lo sa perfin ranocchia
che per farsi vacca
la pelle tira e strappa
finchè non scoppia!
Fedro, I, 24
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e pubblicata in Vicoacitillo.
La volpe e la maschera
— << Volto di maschera / quanta magnificenza>> —
disse la volpe nel rimirar la larva, << ma sede disabitata
agghindata a festa, se dietro non t’indossano
anima e testa!>>.
Fedro, I, 7
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e apparsa anche su Pomezia-Notizie Anno 12 - (Nuova Serie) - n. 3 - Marzo 2004 - e in Vicoacitillo.
La via sbagliata
Se vedi galleggiare un gran sacchetto
ricolmo di ciò che più ti alletta,
non risucchiare il fiume dal suo letto
per provocar la secca e pescar meglio,
che se scoppi, man sopra non vi metti.
Cambia progetto!
Fedro, I, 20
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e pubblicata in Vicoacitillo.
La vanità della cornacchia
Non far cornacchia che
pur d’esser pavone,
le nere penne condisce
di posticce piume,
che le prime son vere
mentre l’altre le perde.
E senza “vello”,
di pavoni e cornacchie
divien zimbello!
Fedro,I, 3
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia 2004) e pubblicata in Vicoacitillo.
Pan per focaccia
Invito a cena:
furbo pretesto
per chi a tirarti
scherzo s’appresta.
Brodo in liquore
tavola in festa
ma l’invitato
digiuno resta!
Pan per focaccia
l’invito a pranzo:
fresco il pesce
naviga trito.
E’ il recipiente
troppo alto e stretto
per chi ha un musetto
al posto del becco…
Leccando il vetro,
lo Scaltro s’aspetti
d’esser da esempio
a chi ha per denti
un lungo stecco!
Fedro, I, 26
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e pubblicata in Vicoacitillo.
L’anfora I
Sprigiona il coccio
d’effluvio il falerno
che assapora / la vecchia
cui già
nostalgico riso / squarcia
ruga
di sopite estasi / in fuga.
L’anfora II
Per vecchiezza
valor non si perde
ma quando dei desideri
è tratto il dente,
il più crudele degli affanni
ricordarsi è
dei felici anni!
Fedro, III, 1
Da Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia, 2004) e pubblicata in Vicoacitillo.
“Prestami i tuoi occhi”
da Pier Paolo Pasolini al fratello Guido
(Omaggio a Pier Paolo Pasolini)
Testo ispirato dalla poesia “Vittoria”, in cui Pasolini ricorda il fratello, vittima della strage di Porzus.
Prestami i tuoi occhi
per comprendere le armi
della tua ragione
e vedere / nel libro di poesia
quella rivoltella
I tuoi occhi prestami
e parlami di quando
sul monte / asperso di speranza,
la speranza ti fu spersa
di quando / nel marmo
la vita ti fu spenta
Prestami i tuoi occhi
così che possa
regalare fiori / ai rovi
di memoria
regalare immagini di gioia
per lenire / in guanti di seta
le idealità e la violenza
del tuo tempo
Occhi d’amore prestami per aspergere
le ferite e il sacrificio
del tuo gesto
che la libertà ormai corona
di consenso!
¹. In Poesia in forma di rosa, ora in Bestemmia, Garzanti, Milano, 1993.
². cfr. il brano "Mio fratello" da Pier Paolo Pasolini, Le belle bandiere.
Dialoghi 1960 - 1965 a cura di G. Ferretti (Editori Riuniti, Roma, 1977).
Da Nel senso del verso - Nuovo volume pubblicata nell'Antologia del XV Convegno di "Poesie nel Cassetto", Monterchi, Arezzo 2005.
Al lago di Dobbiaco
Il terrazzamento sul lago si protende
e senza schermo
non vedi che candore abbacinante
A colore in assenza
colore aggiunge un
cigno
Fuma la baita di spezia calda.
Lo scalpitìo di un setter
unico rumore
e il becchettìo dei cigni
Sobrio il silenzio
come la parole:
tedesche, poche, ben scandite
acerbe.
Qui il tempo si è fermato
in un cristallo, al
cristallizzato lago
di Dobbiaco!
Pubblicata dall'Associazione Turistica di Dobbiaco nella pagina Community, nel link "Racconti di viaggio".
Sfogo in scroscio
Lontano tempo di poesia
ove greggi tingevano l’erba
del bianco che di nuvola
cielo invecchia.
Ora sfoga il suo scroscio
l’ora che pulsa
accelerando il ritmo
del tempo che passa.
Lontano l’aurora
che stella Magio indora;
lontano il presepe
cui mano fanciulla attese.
Ora ad incastro
t'imbrigliano l'atto.
Del tuo avanzare
complicato passo!
Da Tela di Eràto (Sovera Multimedia, Roma 2002) e pubblicata nell'Antologia Letteraria del Circolo Culturale Identità, Pontedera 2001.