Nella foto da sinistra: Chiara Novelli, Adua Biagioli Spada, Roberta Degl'Innocenti e Valeria Serofilli
Nota di lettura(.pdf) di Valeria Serofilli al volume
Tra sogno e desiderio (raccolta antologica, Masso delle Fate Edizioni 2016) di Roberta Degl'Innocenti
Tra sogno e desiderio di Roberta Degl'Innocenti è un libro ampio e vario, una ricca e multiforme antologia che contiene il resoconto dettagliato della fertile attività letteraria dell'autrice. Si tratta di una sorta di autoritratto in forma di parole ed è il diario di viaggio di molte scritture, incontri, emozioni.
Il sogno della poesia diventato realtà è racchiuso in questo libro con molte modulazioni, tra desiderio, pulsione, intimismo, delicatezza. La passione e la fantasia in tutte le loro forme e manifestazioni sono espresse in queste pagine. Molti sono gli autoritratti in versi, si veda ad esempio quello di pagina 152, "Scrivevo sempre i sogni":
Scrivevo sempre i sogni, mai la vita,
in carezze leggere, pareti cristalline.
Le foglie mi parlavano indulgenti
di lunghi viaggi, nervature strane.
Il fiume era il mio sale, il mio segreto,
d'incontri rari, sintonie remote.
Una donna aquilone che vola
e si confonde tra fili colorati
tetti e gnomi.L'Elfo guerriero ero
il sangue, il mio respiro di passi colorati,
ingenuità del rosso.
(...)
È possibile tuttavia intravedere l'autrice anche nelle fiabe, ad esempio, in quella teatrale in due atti "Margie e Fosforina", di pagina 199.
C'è coerenza nei temi, negli spunti e nelle ispirazioni, pur nella grande varietà di cui si è detto. La varietà espressiva consente infatti all'autrice sia di manifestare, seppure tramite filtri letterari, il suo sé, le idee, le sensazioni, gli stati d'animo, sia di creare mondi fantastici, immaginari, in cui però inserisce ancora la sua personalità e la sua visione delle cose. Moltissimi sono i componimenti rivelatori in questo ambito, sia poetici che fiabeschi, narrativi e teatrali.
Un testo esemplificativo a questo riguardo è "Pensiero di donna" di pagina 223:
Sono soltanto grumi di pensiero
rubati all'inquietudine di maggio
mese odoroso e strano di parole.
(...)
Mi fermo qui: un viaggiatore stanco.
E le tue mani indaco sul viso
ricamano foreste di carezze.
Il libro si chiude con una ricchissima e particolareggiata biografia che non risulta essere accessoria o estranea al testo, ma al contrario è anch'essa un racconto nel racconto, parte integrante di una produzione letteraria che si interseca in modo intenso con la vita dell'autrice.
Valeria Serofilli
Caffè dell'Ussero di Pisa 13 aprile 2018
Prof.ssa Valeria Serofilli
Presidente AstrolabioCultura
Premio Astrolabio, Incontri Letterari dell'Ussero
Web Site www.valeriaserofilli.it