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Motivazioni della Giuria

Premio di Poesia Astrolabio > Edizione 2010





Premio Nazionale di Poesia
“Astrolabio 2010”
(4ª edizione del Terzo Millennio)
dedicato alla memoria di Renata Giambene e
presieduto e diretto da Valeria Serofilli
Motivazioni della Giuria
Sezione Volume edito di poesia



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 1° Premio nella sezione editi a China di Maria Pia Quintavalla.

Il progetto letterario complesso e articolato di China di Maria Pia Quintavalla fa si che i ricordi e le sensazioni si sovrappongano e si intersechino, così come le identità personali condivise nel profondo in un tessuto poetico realistico e ricco di suggestioni filosofiche e metaforiche. China è un romanzo in versi in cui la volontà di narrare una vicenda, si sposa all’abilità tutta poetica di evocare mondi e suggestioni, la cui consistenza è allo stesso tempo mentale e corporea, vissuta e onirica. Un invito letterario, quello di Maria Pia Quintavalla, a far coincidere una storia del tutto specifica e personale con la necessità, propria di ciascun essere umano, di riflettere sulla propria identità reale, sul passato, sugli amori, sugli affetti più radicati, vitali ed essenziali. Per questa feconda complessità polisemica, la Giuria del Premio Astrolabio assegna a China di Maria Pia Quintavalla il primo premio nella sezione Poesia edita.

Valeria Serofilli


Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del 2° Premio nella sezione editi a Dedalo  di Luciana de Bernart.

Una poesia severa e rigorosa, quella di Luciana de Bernart, che ci ha fatto subito pensare ad una acutissima sensibilità per la Storia, per la vita, cioè, che scorre intorno a noi e può farsi Storia, se riusciamo ad illuminarla con l'arte. Ogni istante del passato vicino o lontano, del mito, del proprio vissuto prende consistenza poetica nei versi dell'Autrice e ci trasmette sensi profondi e inquieti. La poesia dell'Autrice rappresenta sovente paesaggi aridi e inospitali, frammenti della natura come squarciati e dolenti in cui traspare una visione della realtà che a noi è parsa negativa o, almeno, altamente problematica; nella lirica Grandine essa, infatti, scrive: "a noi cui oscura è l'arte della terra, / soggetto e insieme oggetto / dei venti di bufera, non è dato / come le piante, consegnare al seme una promessa di resurrezione". Tale concezione del reale è comunque da ciascuno apprezzabile per la profonda sensibilità che traspare ad ogni pagina verso il dolore del mondo umano.
La matrice filosofica della sua ispirazione è da lei espressamente dichiarata quando si richiama al pensiero di Giordano Bruno nella prima parte della raccolta. A questo aggiungiamo che le metafore, le iuncturae, le nuove creazioni sintattiche sono il frutto di un'arte davvero dedalea. I ritmi sono quasi sempre quelli della tradizione, ma, come è ormai proprio della grande poesia, mai legati in schemi, bensì sapientemente mescidati a ricreare nuove musicalità. Tutto questo ci ha fatto pensare all'arte poetica leopardiana, filosofica, classica e densamente umana nello stesso tempo.
Siamo dunque lieti di assegnare all'Autrice il nostro secondo premio.

Andrea Salvini


Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del 3° Premio nella sezione editi a La sonnolenza delle cose di Fortuna Della Porta
Ci sono riferimenti all'attualità e al mito, al presente e al passato, a "donne di meraviglia" e a "disparità", a conflitti e a ricerche di risposte nel libro La sonnolenza delle cose di Fortuna Della Porta. Ci sono incontri reali o immaginari con persone che rappresentano la cultura, l'impegno civile e sociale, i passi più significativi del cammino di donna e di artista. È un libro che racchiude testi densi di significato senza tuttavia rinunciare ad un'armonica, scorrevole lievità. Per queste ragioni la Giuria del Premio Astrolabio assegna a La sonnolenza delle cose di Fortuna Della Porta il terzo premio nella sezione Volume di Poesia.

Ivano Mugnaini

Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del Premio Opera prima al volume La spugna di Lella De Marchi.

L'Autrice ha scelto per intitolare la sua raccolta il nome di un animale umile, destinato a diventare spesso un oggetto di uso comune, la spugna, appunto. Questa si rivela subito, alla prima lettura della raccolta, una metafora semplice e immediata, ma anche ricca di implicazioni semantiche. Lo stile, che quasi mai conosce confini sintattici definiti, richiama, secondo noi, proprio gli infiniti percorsi che l'acqua compie all'interno di una spugna nel suo flusso e riflusso, e quest'acqua può far pensare all'essere quando viene a contatto con l'arte poetica e vi penetra in profondità. La sensibilità dell'Autrice tenta veramente una simbiosi totale con la realtà, fino agli orizzonti più lontani, simboleggiati dalle liriche di ambientazione giapponese. E' in fondo la missione della spugna: disgregarsi per diffondersi nel mare, potenzialmente all'infinito.
Siamo quindi lieti di assegnare a Lella de Marchi il nostro premio per l'opera prima.

Andrea Salvini


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio Speciale per il volume La vita in cerchio  e per il complesso dell’attività letteraria di studio e di traduzione a Irene Marchegiani.

La vita in cerchio, il libro di Irene Marchigiani, in cui, per usare le parole di Maria Luisa Spaziani “la poesia, apparentemente piana” racchiude un “significato che si annida nella cellula pura della parola”, prosegue in modo significativo e fertile il percorso letterario dell’autrice che da sempre abbina con coerenza, una produzione letteraria autonoma, originale e riconoscibile, con un attento studio e con un’attività di divulgazione ed insegnamento della parola e del senso. Per questo insieme coeso e interconnesso di attività, la Giuria del Premio Astrolabio premia sia il volume La vita in cerchio, pregevole e suasivo, che l’attività letteraria e di ricerca di Irene Marchigiani con un Premio Speciale che la colloca ai vertici della classifica del Premio e degli apprezzamenti dei componenti della Giuria.  

Valeria Serofilli


Motivazione di Antonio Spagnuolo per l’assegnazione del Premio della Critica per il volume Ritorno alla spiaggia e per il complesso dell’opera letteraria a Lucetta Frisa
Il segreto della fuga è quale proiezione immaginativa del mito: un luogo-tempo che rimanda ad esperienze quotidiane, come fotogrammi incompiuti, che dalla solitudine si manifestano in caleidoscopiche dimensioni. Brividi, sussurri, ritmi, incantesimi, rincorrono malinconie per il ritorno.

Antonio Spagnuolo


Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del Premio Speciale Omaggio alla Memoria di Maria Grazia Lenisa al volume Metastasi di rosa di Brina Maurer (pseudonimo di Claudia Manuela Turco).

"Le possibilità della parola sono davvero straordinarie". È questo ciò che abbiamo pensato appena finito di esaminare la raccolta di Claudia Manuela Turco. Ispirata da un intenso affetto verso la compianta Maria Grazia Lenisa, ella ha saputo dare vita e colore ad una materia tendenzialmente disperata e scostante. Nella prima parte della raccolta, la morte che raggiunge l'amica per un male inguaribile, danza poeticamente come le ali di una farfalla a primavera. Altri temi scomodi, come il suicidio di una poetessa, ci si fanno incontro con garbate, imprevedibili e sempre coraggiose, provocazioni stilistiche nella seconda parte della raccolta.
Il dolore più straziante, senza perdere nulla della sua essenza, prende i colori delle stagioni più belle nell'inesauribile creatività metaforica, che fa diventare, ad esempio, l'affetto fedele del cuore di un cane, una spugnetta rossa danzante e il compasso, un trampoliere d'argento.
La pensosità che sempre si deve richiedere alla vera poesia ha preso stavolta le forme briose di una squisita sensibilità artistica, vorremmo dire, tutta femminile, per cui siamo lieti di assegnare a Claudia Manuela Turco il nostro premio speciale alla memoria di Maria Grazia Lenisa.

Andrea Salvini


Motivazione di Antonio Spagnuolo per l’assegnazione del Premio Speciale per la forza espressiva al volume Dialoghi con il padre di Marco Fregni
“Se cerchiamo di coinvolgere il lettore in un viaggio a ritroso nel tempo e nelle memorie ecco che la poesia riesce a illuminare le istantanee che il sub conscio propone nella quotidianità. Marco Fregni imprime nei suoi versi quelle profondità di ricerca che fanno del dettato un percorso preciso di estrema intensità. Disinnescando, nei toni emotivi, la restituzione nel tempo e nella attualità di precise intensità di linguaggio”.

Antonio Spagnuolo


Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del Premio per l’originalità del testo al volume In attesa della contrazione di Alfredo Sorani.
Nella Prefazione al libro In attesa della contrazione, Elio Pecora rileva la natura allo stesso tempo complessa e spoglia del libro di Sorani, e la ricerca di misura, indicando che i luoghi, fisici e mentali, raccontati con rara nettezza, evocano e trasmettono un sentimento del reale che convince e accompagna. Anche la Giuria del Premio ha percepito la capacità di scavo dei versi di Sorani, in grado di giungere alla verità più intima ed autentica delle cose e del sentire senza strepito, tramite un linguaggio asciutto ed essenziale, privo di colpi di teatro fini a loro stessi. Ciò conferisce peso e spessore ai versi e alle metafore, alla forza delle immagini e dei richiami intertestuali. Per queste ragioni la Giuria del Premio assegna a In attesa della contrazione di Alfredo Sorani il Premio per l'originalità del tema e del linguaggio.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio Speciale del Presidente della Giuria a Sandro Angelucci.

Sia come poeta che come critico letterario, Sandro Angelucci porta avanti da tempo un discorso coerente, attento sia alle forme poetiche consolidate che ai processi innovativi e di ricerca. C’è, nello specifico della sua lingua poetica, un’attenzione alla sostanza, ossia a quella solidità di stampo classico che mira all’armonia del dettato oltre che all’urgenza e alla pregnanza dei significati. Per queste ragioni, per questo cammino letterario del tutto originale e tenacemente costante e produttivo, la Presidente di Giuria del Premio Astrolabio ha deciso di assegnargli, come segno di apprezzamento e di stima, sua e dei suoi collaboratori, un Premio Speciale.

Valeria Serofilli


Sezione silloge inedita

Motivazione di Mauro Ferrari per l’assegnazione del 1° Premio a Narda Fattori.
Dentro il diluvio, di Narda Fattori, ha riscosso il plauso unanime della Giuria per la grande intensità dei singoli testi e la mirabile coesione complessiva della silloge, la quale mostra la pregevolissima capacità di tratteggiare un momento emotivamente drammatico con equilibrio e senza cedimenti al pathos o auto-indulgenza.
Un bilancio di vita, in sintesi, ma non una rassegna di eventi che scorra diacronicamente: piuttosto, la silloge è costituita da momenti e stati d’animo raggrumati attorno al fotogramma del tormentato momento in cui le speranze sono deposte e subentra, di fronte al “precipizio”, la forza del ricordo – dei momenti belli ma soprattutto delle “cadute”. È una “staticità” che può avere il sapore della chiusura e persino della disperazione, ma che non abdica mai alla forza intellettuale dell’elaborazione creativa, di cui sono tracce testuali, affilate e precise, certe elaborazioni del significante come le strisce sintagmatiche “un frutto/ un futuro”; “e temo e tremo”; “sulla mal’aria / sulla malora”.
Per questa forza creativa che si confronta pervicacemente con la potenza del dolore, la Giuria attribuisce alla silloge il primo Premio, consistente nella pubblicazione della silloge.

Mauro Ferrari


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 2° Premio a Ubaldo De Robertis.
L’attività letteraria di Ubaldo De Robertis prosegue da tempo all’insegna di una poetica in grado di abbinare l’efficace attenzione alla forma ad un altrettanto intenso studio sulle problematiche umane, con particolare riferimento all’azione del tempo sul modo di vivere e di pensare, e alle problematiche dell’esistenza e della coesistenza. L’effetto che ne deriva è sempre ricco di valenze, suggestioni e inviti alla riflessione: “la finitezza non è dell’essere umano, dobbiamo accontentarci del riverbero” sostiene l’autore.
Il lessico di De Robertis, armonico e cadenzato, conduce spesso, per contrasto, a ragionare sulle asprezze del vivere e del pensare. All’intensa e convincente silloge Riverbero Lirico di Ubaldo De Robertis la Giuria del Premio Astrolabio ha assegnato il secondo premio della Sezione Silloge Inedita.

Valeria Serofilli


Motivazione di Mauro Ferrari per l’assegnazione del 3° Premio a Luca Baldoni.
In fondo, la silloge inedita di Luca Baldoni, prende le movenze da un’occasione personale – un ritorno in Sicilia compiuto con un treno che accumula un ritardo crescente, finendo per essere “cancellato per eccesso di ritardo” – e tratteggia un ritratto del Sud del nostro Paese al contempo impietoso nella sua oggettività e ricco di tensione civile, di pietas verso gli oppressi e di intelligenza nel collegare luoghi e momenti storici con vividezza e acume.
Sempre condotto sul piano multiplo della notazione estemporanea vista come “occasione”, della riflessione, del ricordo personale e persino storico, il lavoro dimostra una forte capacità di coniugare un linguaggio piano, tendente persino al prosastico nella fredda descrittività, e contenuti slanci lirici. Il viaggio personale diventa così una sofferta allegoria della discesa nel fondo, una relazione sulla Caduta di una nazione, una sdegnata allegoria di un Sud che rischia di essere anch’esso “cancellato per eccesso di ritardo”.
Per questa ricchezza e per la passione civile che rivela, la Giuria attribuisce alla silloge il terzo Premio.

Mauro Ferrari


Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del 4° Premio a Dante Goffetti.
La silloge Separazione, ricongiunzione... di Dante Goffetti alterna ed abbina un'acuta ed in parte ironica osservazione del nostro mondo, la tivù, il web, e "tutti costoro che parlano coi telefonini/ che parlano ridendo per la strada", ad osservazioni sobriamente ed acutamente filosofiche, o, meglio, a ricerche di senso disincantate ma tenaci. Questo insieme agrodolce di considerazioni sul tempo e sull'uomo è tenuto insieme, condotto e proposto con un linguaggio sicuro e controllato, in grado di esprimere adeguatamente le oscillazioni di umore e la varietà degli orizzonti esplorati, ricalcando i frequenti cambi di tono e di ritmo, la separazione e la ricongiunzione, a cui fa cenno il titolo del lavoro di Goffetti, tra il sé e il mondo, tra l'esteriorità e l'interiorità. Per questo abile e suggestivo percorso poetico, la Giuria del Premio Astrolabio assegna a Separazione, ricongiuzione... di Dante Goffetti il quarto premio nella sezione Silloge Inedita.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del Premio per l'originalità del tema a Oreste Bonvicini.

E' ricca di citazioni, di pensieri noti e ricchi di sostanza, di quella verità che apre porte e prospettive nuove alla mente la silloge Lettere non recapitate di Oreste Bonvicini. Ma conserva, pur essendo connessa a questi preziosi e intensi legami letterari ed umani, una propria voce individuale, un timbro riconoscibile, un'urgenza personale di espressione e di ricerca. Ed anche il tono della silloge, seppure intenso e sentito, non è pedante e paludato. Esprime, con sostanziosa lievità, il desiderio di un dialogo che, come suggerisce il titolo della silloge, potrebbe anche non avere luogo, le lettere potrebbero non giungere al destinatario. Eppure, la voce condivisa, l'impronta lascita insieme sullo stesso terreno di riflessioni, speranze e realtà, resta, rimane visibile e percepibile, capace di chiamare in causa e coinvolgere anche i lettori. Per queste ragioni, la Giuria del Premio Astrolabio assegna a Oreste Bonvicini il Premio per l'originalità del tema.

Ivano Mugnaini


Sezione Poesia singola a tema

Opera 1° classificata

Poeti, strana gente di Stefano Massetani
Motivazione a cura di Valeria Serofilli

In questo testo Stefano Massetani usa un linguaggio piano ma tuttavia ricco di significati e di valenze simboliche, capace di fare emozionare il lettore come il poeta è in grado di emozionarsi per lo sbocciare di un fiore e un sussulto di vita.
Un testo brioso e ricco di ironia tipica dell’autore, come già confermato anche in altre liriche di precedente composizione.
Per questo motivo come segno di apprezzamento e per l’attinenza al tema proposto la Giuria del Premio Astrolabio ha deciso di assegnare il primo premio a Stefano Massetani, nella sezione “Poesia singola a tema”.



 
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