Nota di lettura sulla poesia di Valeria Serofilli
Spesso si dice che l'osservazione del ripetersi della quotidianità, e in senso lato del vissuto, porti alla stesura di poesie dal tono dimesso, ma questa non è senz'altro l'esperienza di Valeria Serofilli, i cui testi colpiscono per l'energia e vitalità che trasmettono. È una realtà fatta di un presente che si espande nei testi della poetessa, come si può leggere in un interessante verso di un testo inedito: “Realtà contratte / in infinite matrioske”. La poesia viene intesa come una serie di possibili, contenuti in una struttura interpretativa ma anche aperti a molteplici sviluppi. In questo senso, la poesia di Valeria Serofilli si apre in molte direzioni, in un “magma di parole / per farne uscire il senso il verso del canto”, come scrive Nel senso del verso. Nella stessa raccolta risultano significative le poesie le cui immagini rimandano alla pittura, come ad esempio Equilibrio: “Retta separa / d'acqua sfera d'aria: / taglia e divide / e dei blu segna / confine. // Bianco trapezio / da pennello / macchiaiolo / scivola / su filo di rasoio”.
Victoria Surliuga
Torino, 25 luglio 2007