Nota critica di Valeria Serofilli alla poesia di Antonino Troia con particolare riferimento al volume Tra parole e colori – Poesia del dovere (Edizioni Periferia, Cosenza 2000).
L’incontro odierno non è contraddistinto esclusivamente da questa nuova e prestigiosa sede ma è anche caratterizzato da alcuni aspetti nuovi e di sicuro interessanti. Innanzi tutto per la prima volta abbiamo un tema che contraddistingue questa nostra iniziativa letteraria: “la poesia del dovere”. A ciò si collega il secondo elemento di novità della serata, vale a dire un autore che pur avendo al suo attivo numerosi volumi di poesia, è anche e soprattutto un uomo di azione che opera al servizio del sociale e della collettività. Infatti Antonino Troia ha dedicato l’intera sua vita alla carriera militare salendo progressivamente di grado grazie alla sua costanza e al suo valore, arrivando a rivestire il grado di maggiore della compagnia di Cosenza dal 31 dicembre del ’98 e poi successivamente di Tenente Colonnello dei carabinieri.
Al suo ruolo di carabiniere è strettamente correlata anche la sua passione per il volo e in particolare per l’attività di paracadutista iniziata fin dalla gioventù e proseguita costantemente fino ai giorni nostri, ottenendo inoltre il brevetto di paracadutista americano e nell’ottobre del ’98 di paracadutista dell’esercito tedesco.
E’ tuttora in attività aviolancistica continuativa “fuori corpo” c/o la CE.A.PAR. con sede in Pisa ed è anche in possesso di licenza di paracadutista civile nonché di qualifica di istruttore di paracadutismo ANPDI.
Ad un’analisi distratta può sembrare stridente il contrasto tra il ruolo istituzionale dell’autore stasera presentato e la sua passione per i versi; una sintesi significativa e chiarificatrice può essere trovata tuttavia nel titolo di uno dei suoi libri Verso il coraggio ( Edizioni Periferia, Manna Rende di Cosenza 2005) quasi a rappresentare un connubio perfetto tra la poesia (il verso) e la tensione nei confronti di quella che sono i valori della sua attività principale, nello specifico il dovere e il coraggio.
Tuttavia così come il paracadute è simbolo di levità e di leggerezza ma anche della capacità di esplorare il mondo carpendone i significati prospettici con una visione ampia e panoramica, allo stesso modo la poesia, per citare le parole dello stesso autore poste ad esergo al libro Verso il coraggio ha “la semplicità della vera grandezza // [che] non ha bisogno di troppo clamore per vivere. E la profondità della vera riflessione (che) non ha bisogno di troppe parole per convincere.”
Per comprendere la poesia dell’autore e anche l’evoluzione del suo poieo particolarmente utile e significativa è l’introduzione scritta dal Generale del Genio Paracadutisti Francesco Ibertis al volume Lassù … attimo per attimo (Periferia Editrice, Cosenza 2004): “I testi di Antonino Troia s’innalzano sui valori correnti per la propria novità e creatività, esprimono valori poetici, ma anche forti sentimenti ed emozioni non banali. La (sua) poesia non soggiace a nessuna delle restrizioni canoniche della metrica. Attraverso un lento, graduale, costante e sofferto tirocinio è giunto alla sua attuale capacità espressiva. Essa è ora serenamente descrittiva, ora riflessiva, ora struggente fino ad assumere spesso la concisione lapidale dell’aforisma. Il riferimento frequente a situazioni reali, l’uso parco delle figure retoriche, il linguaggio fluido rendono la lettura piacevole, già di per sé godimento estetico, ed immediata l’intuizione dello stato di coscienza che ha generato il momento creativo.”.
Valore emblematico assume la lirica “La vita” intesa come un uragano o come alito di vento ma in ogni caso da assaporare sempre in viaggio, sempre nel cielo.
L’autore è conscio del potere della parola capace di generare bellezza ma anche dolore e ferite a volte ingiuste. Il testo della poesia “L’arma-inchiostro” contenuta nel volume Tra parole e colori poesia del dovere, rappresenta infatti un modo poetico per rispecchiare attraverso i versi il noto proverbio “ne ferisce più la penna che la spada”.
Per concludere, le varie pubblicazioni dell’autore testimoniano il suo amore per la famiglia, la vita militare e la donna: versi di amore, dovere e coraggio, per riprendere i titoli di alcuni suoi volumi.
Il succo dei versi dell’autore è contenuto nelle parole chiave a cui è dedicata la sua esistenza e che ha saputo e saprà trasmettere anche a noi attraverso le letture che abbiamo ascoltato e che ascolteremo, che ci danno la misura del connubio tra una vita dedicata all’azione ma anche incentrata sulla riflessione filosofica rivolta al senso dell’esistenza e sul suo ruolo di uomo legato al sociale ma anche attento ai sentimenti più genuini e alle emozioni più intime.
Valeria Serofilli
Cinema Teatro Lumière-Saletta multimediale di Pisa, 4 Giugno 2010