Prefazione di Valeria Serofilli alla silloge Impronte di Laura Meini.
Una scoperta progressiva e costante del mondo, esteriore ed interiore. Come se tutto, nelle poesie di Laura Meini, venisse visto con stupore e rinnovata meraviglia, istante dopo istante.
Tutto ciò conferisce a questa silloge una freschezza vivida ed immediata. Il microcosmo della memoria si unisce al macrocosmo dell’osservazione, la mente incontra lo sguardo. È così che perfino il dolore, la sofferenza, anche delle persone più care ed amiche, acquisisce una dimensione, una forma, una misura.
Senza diventare meno aspra e lacerante, la pena, nell’orizzonte più ampio dello spazio e del tempo, degli anni e dei luoghi ricordati e visti, diventa più umana o, almeno, in qualche modo pensabile e sopportabile.
È un motivo di merito da ascrivere all’autrice questo suo sguardo non spento, sempre aperto allo stupore, nonostante i colpi e le ferite vissute e viste.
L’occhio di Laura Meini continua a percepire e descrivere l’incanto dei luoghi geografici che diventano, nei versi, anche luoghi del cuore, terre di elezione: Sant’Antimo, Wildwood Lake, la Scozia, il cipresso solitario della California e numerosi altri.
<<Nella campagna toscana
fra biondi campi di grano
colline di argentei olivi,
e filari di cipressi
si staglia solitaria
un’antica abbazzia:
spicca nella sua pietra grigia.>>
(da Sant’Antimo)
E ancora:
<<(…) Il bosco intorno
è interrotto nel suo silenzio
dal fresco cinguettio degli uccelli
Sentiamo la felicità tangibile.>>
(da Wildwood Lake)
Un ruolo a parte assume il mare, elemento fluido e misterioso per eccellenza, metafora ideale per fare da specchio al trascorrere delle stagioni, alle tempeste ma anche all’incanto di una pace cercata e trovata. Si vedano al riguardo le liriche Trascolora il mare, Sul lungomare, Mare, Gli occhi tuoi verdi come il mare:
<<Ha voce suadente il mare
sussurra la risacca
sulla rena dolcemente sfiorata.
Intensamente avverto
il suo richiamo
e non posso che immergermi
nella sua vastità.>>
(da Mare)
In questo contesto, la lirica dedicata a Ulisse riassume bene il rapporto tra la poetessa e la sfida del mare, simbolo della vita stessa.
La natura, quindi, è uno dei punti di riferimento di maggiore rilievo della poetica di Laura Meini.
Natura come mistero ma anche come equilibrio di forza e passioni contrapposte. Partendo dalla descrizione della natura, l’autrice spazia nel suo mondo interiore, dando vita con linearità e chiarezza, ai moti del suo animo, alla pena, ma anche alla ricerca di armonia, speranza e poesia che sia volo di gabbiano con le ali spiegate al vento, farfalla ebbra di sole.
Valeria Serofilli
Caffè dell'Ussero di Pisa, 21 Febbraio 2014