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Ubaldo de Robertis

Ospiti di Valeria Serofilli
Da Diomedee, Edizioni Joker, Novi Ligure 2008

Bagliori

Ombre piene
terra grigia
come il cielo
e questo fiume
nel suo freddo zelo
da aduggiate piagge acquista solitudine
sfuggendo la soffocazione
la morsa
simile alla paura
che ricompare alle spalle
quasi a rinfacciarti l'idea dei passi
sotto cui si spezzano cannicciole di palude
che si lasciano inghiottire dal tempo
in perscrutabile

Inclinato
l'ago della bussola
astuccio argento ed oro indica
silenzioso
inavvertito quasi accecato
abbacinato
dei quattro canti
quello
rianimato/al di là delle falle ch'esso ignora/
da larvati bagliori
d'un accasciato
Sole.


Kraik

E se fossero mie queste stridule grida
d'airone dal collo piegato
se fossi io a spargere su ogni foglia nuova
la schiumosa saliva delle serpi la prova
che striscio ogni volta l'istinto arrogante
la ragione insidia e pensieri ordinari
(da non raccontare neanche a se stessi)
premono senza capire per cosa si vive
Mi chiedo alle volte specialmente di notte
quando non sono disposto a soffrire
come alla luce del giorno
quando esala l'orina dei gatti intorno
alle mie parole scagliate ad occhi chiusi
fra intermittenti ventate di pollini
che non possono mutare il senso di tutto l'insieme
o richiamare profumi di terre lontane
perché il presente mi giunga da tanto dolore

La mia storia è soltanto sfiorare segrete ferite
con gesti che bruciano come raggi cocenti di sole
non onde leggere o echi di voci gradite.
Penso alle volte che possa essere lieta
la vita pur senza capire
o sentirsi schiacciare da idee nuove
per non storcere il viso per non spaventarsi
o temere che possano fare ancora
più male.


Il comico della vita

Lo sguardo dove astri ruotano luminosi silenti,
luci riflesse
labirinto dello spazio/tempo
ere di buio fredde ad avvolgere un destino
qualunque.
Ciò che ancora non è, fatalmente verrà
il tempo va /e viene/come è stato sancito
Domina il caso, toglie dignità.

Assenza di ragioni Concatenazioni, casuali eventi
espedienti
insulse interpretazioni, scelte istintive,
irriflesse
Non scelte! Facoltà di non pensare.

Alzarsi in piedi, staccarsi dalle rappresentazioni
Svelare enigmi della propria vita interiore
Quando brunisce il sole e le ombre ricadono
e venti spiranti lambiscono l'esteriore della vita
richiami brividi malgrado l'orrore di…. Esistere

Sul dorso bruno del fato sul cieco caso non traspare,
non si riflette la realtà della luna.


Lupi

Un orlo di mondo ritagliato,
la città di spesse mura
la paura di ciò che sta fuori,
(germi nell'etere o in generale nello spazio infinito)
il timore delle cose udite
E... c'è chi ci mette in guardia
ci lascia credere che vanno prese cautele
per non farci scoprire, per cancellare le tracce
E sputando copiosamente sul nostro futuro
ci persuadono di non poter fuggire
E... il fatto che abbiamo già sofferto,
ci trattiene in continui estenuanti rinvii
così le nostre membra si rodono nel profondo
non siamo diversi in fondo dai lupi/lontani dal branco
ma questo non lo vuole sapere chi intende proteggerci
chi crede che siamo appena apparsi sulla terra
e invece, facendo i conti, potremmo/o dovremmo/
non esserci più.
E lo sanno, coloro che ci trattengono
che il nostro smodato amore ci estinguerà,
ci logorerà questo modo di vivere
perché ciò che non ci è dato di scoprire
è tutto, è tutto per noi.
Ogni altra rinuncia, non ci tocca.








 
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